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Principi tantrici e insegnamento di Devi Tantra yoga

"Therefore, the importance of a guru to the aspirant on the path of Yoga cannot be stressed enough. In the words of Shiva, “After finding a guru knowledgeable in Yoga and receiving instruction in Yoga, the yogi should carefully and resolutely practice in the way taught by the guru” (45). Similarly, Sri Dharma teaches that “The role of Guru is of the highest importance, as is the sincerity, humility, and loyalty of the student” 

Shiva Samhita

 

PRINCIPI di DEVI TANTRA YOGA
La nostra scuola è TRADIZIONALE e non prevede nessun approccio sessuale new age al Tantrismo. Gli insegnamenti sono trasmessi secondo la tradizione GURUSHISHA PARAMPARA  si basano sugli insegnamenti ricevuti  da Maya Swati Devi, tramite iniziazione dai suoi Maestri dei lignaggi Kaula e Sakta. Clicca QUI per leggere la storia di Maya.

Tutti i nostri corsi sono aperti a coloro che vogliono avvicinarsi al Tantrismo della tradizione.

L'ambiente di lavoro è amichevole, discreto e non scade mai nell’aspetto sessuale spiccio o nella volgarità di molte scuole italiane di Tantra con approccio neo tantra o new age , poiché DTY propone un lavoro profondo sulla sacralità dell’essere.

Come parte integrante dei corsi è fondamentale avere un atteggiamento di profondo rispetto e sostegno per ogni partecipante.

Il lavoro non richiede nessuna particolare predisposizione,  perché la pratica, senza alcun intento erotico, mira a risvegliare l'energia creativa nel nostro corpo.
In questa dimensione e sacralità tutti possono incontrarsi in un luogo sacro, con cuore aperto e con un approccio vero alla vita e all'amore.

GURU e INSEGNAMENTO:

Quello che è certo è che non c’è nulla di istantaneo nel processo di crescita spirituale. Coloro che in quest’ambito raggiungono una certa maturità lo fanno con anni di lavoro interiore e sincerità.

C’è in questi esseri umani temprati spiritualmente, siano Monaci/ che Maestre/ i o Sciamani/e , una caratteristica di integrità e radicamento. Non sono anime disincarnate né vogliono sembrarlo. 
Non sono, né si pretendono, al di là di nulla. Per questo sono capaci di abbracciare la complessità di quelli che li circondano con amore, e di mostrare il Cammino verso una Reale Trascendenza, senza scorciatoie né illusioni di Santità, con semplice vocazione Umana.

La via spirituale ci insegna che veniamo qui da soli e ce ne andiamo da soli , ma allo stesso tempo non siamo mai soli se connessi alla sorgente divina.

L' ironia e l' umorismo sono doti che tutti i grandi Maestri hanno sviluppato.

L'umorismo apre gli orizzonti a infinite interpretazioni del reale, e allora la realtà non è più soltanto quella che ci fa soffrire.

La conquista dell'Indipendenza passa dalla coscienza fondamentale che occorre onorare ogni esperienza e scelta degli spiriti che incrociano il nostro cammino, anche quelle oggettivamente più negative o distruttive. L'anima risvegliata che si pone su una piattaforma di osservazione consapevole sa di dover abbandonare, tra le altre, la maschera del giudice, poiché l'incontro con più anime compagne, e i drammi relazionali che verranno in scena, gli dà coscienza di come esse siano specchi della sua stessa esperienza.

 

I grandi maestri non insegnano parlando, ma incarnando il loro insegnamento. Lo rendono vivo e reale nella loro testimonianza. La loro vita è manifestazione della loro verità. Non usano la parola per assoggettare, ma per risvegliare. Non danno soluzioni, ma semplici strumenti. Non offrono risposte, ma creano un percorso ad ostacoli così che il terreno di gioco dell’esperienza diventi, per il giocatore, la pratica necessaria per risvegliare la propria saggezza. 
Non sono mendicanti, ma imperatori! Non elemosinano, ma vivono di sé stessi.

Come dice il Tao Te Ching: “il saggio si pone ultimo e diviene primo; si tiene fuori ed è al centro”. 
Nella sua “relazione con gli altri” un vero maestro non crea dipendenza e neppure assuefazione. Non è un pastore in mezzo ad un gregge di pecore addomesticate. Non impone nulla, ma permette ad ognuno di riconoscere ciò che ha già dentro di sé. Non cerca adepti, ma liberi cercatori. Un maestro non è mai la giusta risposta, ma semmai la giusta domanda.

LA VIA TANTRICA e le trappole dell'EGO 

Affrettati nell’azione, e fallisci.

Cerca di afferrare le cose, e le perdi.

Forza un progetto al completamento,

e rovini ciò che era quasi maturo".

LAO TZE.

Incontrerai molte persone che abbandoneranno la Via prima ancora di iniziare il proprio percorso evolutivo su questa terra, altre troveranno tutti gli ostacoli per lasciare la Via, altri ancora si costruiranno scuse e le useranno come arma per entrare nel ruolo di vittima o cercare di autocommiserarsi perche' colpiti dalla sfortuna.Non esiste niente che non possiamo realizzare in questa vita: " Your limit is the sky! "Siamo noi che ci costruiamo i limiti nella nostra vita attraverso le resistenze dell' ego.Fate surrender, abbandonatevi al fluire della vita e iniziate a vivere seguendo la vostra vera natura divina!

La conoscenza di un percorso spirituale e la dedizione verso una Via mistica richiede un tempo illimitato e indefinito.
In una società dove tutto appare veloce e determinato non fare piani per il futuro o non ricercare obiettivi è un principio compreso da pochi.

Poche persone si impegnano in una pratica quotidiana che permetterebbe loro di concentrarsi sul presente e abbracciare tutto ciò che è il momento ed il qui e ora.Molte persone si lamentano dimenticando che ogni cambiamento richiede una grande trasformazione che non può avvenire in pochi giorni.

Quando qualcuno/ a ci chiede quanto tempo è necessario per interiorizzare la via tantrica rispondiamo sempre che la pratica quotidiana influisce molto su questo tempo.


Vi sono 3 passaggi fondamentali da superare per un adepto nella via tantrica che ostacolano l'evoluzione interiore:

1) INDIGESTION STAGE: iniziale entusiasmo eccessivo spingono la persona a iscriversi a molti corsi insieme e a fare più di cio' che puo' interiorizzare rischiando di fare indigestione di pratiche e principi.

2) EGO STAGE Pretendere la risoluzione della vita con poche pratiche, poco sforzo e ad una velocità determinata dalla mente e non dalla consapevolezza. L'ego chiede costantemente, l'anima no.

3) FEAR STAGE
La persona prova paura dovuta al disgregamento di credenze maturate dall'ego nel passato e non riesce ad andare oltre alle paure.

In questo stage spesso si abbandona il percorso scelto ( che era stato intrapreso con grande entusiasmo) e ci si allontana definitivamente dal proprio Se per non turbare la propria vita.

Per praticare il Tantrismo, la condizione primaria è la presenza consapevole del proprio Sé. Le pratiche fisiche di tantra yoga - asana, pranayama, bandha - e quelle alchemiche - mantra, meditazioni, nyasa - possono essere applicate da tutti. Ottenendo molti effetti positivi, come riscoprire e coltivare la sensorialità, imparando ad espandere i sensi; sviluppare presenza e ascolto intimo consapevole in ogni attimo della vita; non fuggire dalle proprie ombre, ma passarci attraverso, trasformarle senza timore come il vira (eroe) e iniziare a cavalcare la tigre; comprendere che l’energia sessuale è l’energia più potente della creazione e risiede nel corpo». 
Niente è più magnificamente creativo e meditativo di un atto sacro d’amore verso di noi.

In quel momento comprendiamo di non essere soli nell'universo, ma di essere uno il macrocosmo.

SADHANA TANTRICA

Non esiste Tantra senza Sadhana quotidiana.

Il fulcro del tantrismo, intorno a cui ruota tutto il suo insegnamento è la sadhana, ossia la disciplina. Ad una visione superficiale questo può apparire contraddittorio. Perché, se c’è piena libertà di trasgredire le regole, il cardine intorno a cui tutto ruota è la disciplina? La sadhana non è disciplina imposta dall’esterno, perciò “regola”, ma un appagamento interiore, quindi “piacere”. La sadhana è la via naturale, la pratica senza costrizioni, autentica, mai superficiale. 
La sadhana tantrica è concepita in questo senso. Noi siamo esseri spirituali “caduti” in un corpo fisico, ma è all’interno del nostro corpo che noi ritroviamo la forza per raggiungere la realizzazione. E’ attraverso la forza del nostro corpo che possiamo interrompere il processo di decadenza spirituale causato proprio dalla nostra corporeità. 
Il praticante realizza in sé l'interdipendenza di microcosmo e macrocosmo e vive nella sua corporeità le leggi e i principi universali della cosmogonia. Per questo la pratica quotidiana, vera essenza del tantra, non è più disciplina ma diventa naturale filosofia di vita.

VIA SPIRITUALE E DEVI SEVA (Tratto da un post FB di Maya Swati Devi)

In oltre 15 anni di diffusione di una via spirituale in Italia nessuno mi ha mai chiesto di poter effettuare " Karma yoga o Devi Seva" presso il mio centro o nella mia dimora in cambio di insegnamenti spirituali.

Nella mia ventennale formazione di Tantrismo e ricerca spirituale ho effettuato per tutti i miei Guru la pratica del Karma yoga ( servizio al divino) o Seva.
Questa e' la trasmissione diretta Maestra/ allievo/a Gurushisha parampara che esiste dalla notte dei tempi in ogni via spirituale.
Sono stata scelta dal mio primo Maestro e quindi non ho mai dovuto pagare niente ( solo qualche offerta spontanea) ma ho passato molti mesi nella sua dimora facendo tutto cio' che era necessario al vivere quotidiano.
Ho cucinato, lavato per terra, sono andata a prendere l' acqua al Ganga anche nelle mattine piu' gelide, ho accudito, nutrito, lavato e massaggiato i piedi del mio
Guru e lui spontaneamente mi trasmetteva gli insegnamenti autentici quando mi riteneva pronta.
Non ho mai chiesto di piu' di cio' che mi donava perche' avevo fiducia e totale abbandono verso di lui.

Chi sarebbe disposto ad accogliere una tale esperienza e pronto a lasciare tutto per abbracciare la Via?

I veri e sinceri ricercatori sono i benvenuti a praticare Karma yoga invece di pagare gli insegnamenti, ma con sincera devozione e dedizione e solo dopo essere stati scelti.
Chi ritiene che la spiritualita' debba essere gratuita dovrebbe prima di tutto essere disposto a scambiare gli insegnamenti con la dedizione, l' impegno e la disciplina verso la via scelta.
Solo dopo aver dedicato se stesso alla pratica si renderebbe conto di quanto valore ha la spiritualita'.

Dove sono quindi tutte quelle persone interessate alla via o coloro che si considerano veri ricercatori spirituali?
Finche' non
ri-conosciamo la nostra vera natura non parliamo tra anime ma attraverso l' ego.

Namaskāram

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